La verità su La Dolce Vita (2020) streaming
Verso la fine del 1958 Federico Fellini attraversa un periodo professionale complicato. Ha già vinto due Oscar per La Strada e Le Notti di Cabiria ma nessun produttore vuole realizzare il suo nuovo progetto: una storia scritta da lui, Ennio Flaiano e Tullio Pinelli, intitolata La Dolce Vita. Soltanto un uomo, Giuseppe Amato, già famosissimo produttore di capolavori come Umberto D., Quattro passi tra le nuvole, Francesco Giullare di Dio e Don Camillo, comprende la straordinarietà del soggetto. Amato sembra essere davvero l'unico a immaginare, e dire, che il copione che ha tra le mani contiene un capolavoro. Con la sua esperienza trentennale intuisce anche che l'operazione sarà molto rischiosa ma nessun ostacolo può impedirgli di realizzare un progetto in cui crede. La storia della realizzazione del film inizia con un viaggio fino a San Giovanni Rotondo, dove Amato, da uomo molto religioso, si reca per ottenere la benedizione di Padre Pio in persona, per iniziare il lavoro. Amato non sbagliava in nessuna delle sue intuizioni: da lì partirà la storia del film italiano più popolare di sempre all'estero, un film mitico e iconico, con una realizzazione travagliatissima: la produzione più costosa fino a quel momento in Italia. Amato convince il magnate e suo storico socio Angelo Rizzoli a co-finanziare l'opera, che arriverà a costare il doppio di quanto preventivato e concordato con il regista. La lavorazione subirà liti, battute d'arresto, sfuriate, minacce. I contrasti tra Fellini e la produzione saranno duri. Il primo montato, della durata di quattro ore, per Rizzoli non è distribuibile nei cinema. I coproduttori internazionali neppure lo prendono in considerazione. Il film sarà la causa della rottura del sodalizio ventennale tra Amato e Rizzoli. E varrà una Palma d’oro a Cannes, un successo straordinario al botteghino, una delle polemiche più controverse mai registrate sui giornali italiani e internazionali e la gloria eterna al film.